lunedì 3 giugno 2019

"La delegittimazione dell'avversario" - Cicerone, "Pro Coelio", passim

Molto spesso, seguendo diversi programmi televisivi che propongono gare fra squadre diverse o dibattiti mi capita di vedere come gli adulti si confrontino diffamando l'avversario.
Le persone parlano alzando la voce per far prevalere il proprio pensiero e spesso usano anche parole poco appropriate ed insulti che generano solo tensione e rancore. Chi ascolta è confuso e infastidito.
È anche peggio se l'indulto è allusivo e si lascia solo intendere quello che non si ha il coraggio di dire apertamente.
Spesso si usa questo genere di comportamento nei confronti delle donne, mettendo in discussione la loro serietà.
Ne è un esempio l'orazione di Cicerone "Pro Coelio" in cui l'autore, per difendere il suo cliente, non esita a diffamare la sua accusatrice Clodia, descrivendo il suo comportamento disinibito e libero nel tentativo di rendere inattendibile la sua testimonianza.
Penso che gli adulti dovrebbero accettare di confrontarsi con l'opinione degli altri in modo sempre almeno rispettoso, a prescindere dalle persone con cui si confrontano.

                                                                    Eric, IV Liceo delle Scienze Umane

Nessun commento:

Posta un commento